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  • Diritto penale dell’informatica – A. A. 2014/2015




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    Diritto penale dell’informatica – A.A. 2014/2015 (36 ore – 6 CFU)
    Docenti: Prof. Lorenzo Picotti (coordinatore) - Prof. Roberto Flor

    Obiettivi formativi

    Il corso ha l’obiettivo di affrontare i nuovi fenomeni di illegalità in rete e connessi alle nuove tecnologie della comunicazione, in particolare sui social network, in Internet e nel cyberspace, quali ad esempio diffamazioni on-line, frodi, in specie nei servizi di on-line banking, phishing, identity theft, violazioni della privacy, violazioni del copyright, diffusione di pornografia infantile ed adescamento di minori in rete (child-grooming), cyber-terrorism e cyber-laundering, ecc. Verranno pertanto analizzate, partendo anche da casi concreti, le norme penali di recente emanazione o comunque applicabili a tali comportamenti illeciti, che vengono ricondotti alla criminalità informatica e più di recente al nuovo concetto di cybercrime.

    Trattandosi di un settore di criminalità transnazionale e globale si terrà conto delle più importanti internazionali, in specie del Consiglio d'Europa (Convenzione Cybercrime e Convenzione di Lanzarote) e dell'Unione Europea (direttive contro gli attacchi informatici, sulla lotta alla pornografia infantile, sulla tutela della proprietà intellettuale, sul commercio elettronico e la tutela dei dati personali). Speciale attenzione verrà rivolta all'esame della possibile responsabilità penale degli Internet Service Providers, oggetto di recenti pronunce sia della Cassazione che della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (caso Google, Yahoo, Netlog, ecc.), nonché della esigenza di disciplinare la raccolta dei dati e delle prove elettroniche che stanno assumendo sempre maggior rilievo anche per l'accertamento e la prevenzione di qualsiasi reato, pur se non strettamente informatico.

    Programma

    Il corso si snoderà nelle seguenti tre parti:


    1. Esame delle principali disposizioni del codice penale italiano via via introdotte per contrastare i nuovi fenomeni criminosi, anche in attuazione di convenzioni internazionali e fonti dell'Unione Europea, in particolare: frodi informatiche, danneggiamenti informatici, falsi informatici, accessi abusivi, intercettazioni di comunicazioni telematiche e violazioni della corrispondenza informatica.
    2. Reati previsti dalla legislazione in materia di privacy e di proprietà intellettuale.
    3. Uso illecito di Internet: in particolare diffamazioni on-line, pornografia minorile, reati sui social network, responsabilità penale degli Internet Service Providers e dei bloggers.
    Modalità d'esame

    L’esame si svolge in forma orale. I frequentanti che vogliano approfondire singole tematiche concordate con i docenti durante il corso o nelle eventuali esercitazioni potranno presentare brevi tesine in sostituzione di parti del programma.


    Testi consigliati

    I docenti metteranno a disposizione degli studenti frequentanti, oltre alle slides utilizzate a lezione, i materiali casistici e giurisprudenziali, le fonti sovranazionali, nonché le indicazioni di contributi dottrinali, che serviranno per la preparazione dell’esame.


    Per i non frequentanti si consigliano i seguenti testi:

    PICOTTI L. , La ratifica della Convenzione Cybercrime del Consiglio d’Europa. Profili di diritto penale sostanziale, in “Diritto penale e processo”, Ipsoa, Milano, 2008, pp. 700-716.


    PICOTTI L. , Sistematica dei reati informatici, tecniche di formulazione legislativa e beni giuridici tutelati, in PICOTTI L. (cur.), Il diritto penale dell’informatica nell’epoca di Internet, CEDAM, Padova, 2004, pp. 21-94.
    FLOR R., Tutela penale e autotutela tecnologica dei diritti d’autore nell’epoca di Internet, Cedam, Padova, 2010, pp. 33-66.

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