CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
DECIMA LEGISLATURA
RISOLUZIONE N. 18
IL GOVERNO ESTENDA I FINANZIAMENTI PER I COMUNI DI CONFINE ANCHE ALLE MUNICIPALITÀ DEL VERSANTE ORIENTALE DELLA REGIONE DEL VENETO
presentata il 22 aprile 2016 dai Consiglieri Villanova, Rizzotto, Gidoni, Bottacin, Fabiano Barbisan, Forcolin, Michieletto, Finco, Finozzi, Semenzato, Sandonà e Ciambetti
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- il Governo nell’articolo 2, commi 117 e 117 bis della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato) ha istituito interventi di finanziamento a favore dei comuni di confine con le province autonome di Trento e Bolzano, favorendo la sottoscrizione di intese tra le regioni Lombardia e Veneto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
- tale provvedimento ha avuto indubbi benefici per i comuni di confine delle regioni a statuto ordinario, portando nelle casse di questi ultimi annualmente 80 milioni di euro, garantiti in ugual misura dalle province autonome di Trento e Bolzano, somme da investire in progetti ed infrastrutture anche di valenza sovraregionale;
VISTO l’articolo 3 della Costituzione, secondo comma (È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese);
RILEVATO che nella regione del Veneto i territori delle province di Verona, Vicenza, Belluno, Venezia, Treviso e Belluno confinano con regioni a statuto speciale che godono di una particolare autonomia fiscale ed amministrativa;
CONSIDERATO CHE:
- sono 28 i comuni del confine orientale del Veneto: Santo Stefano di Cadore, Sappada, Vigo di Cadore, Lorenzago di Cadore, Domegge di Cadore, Pieve di Cadore, Perarolo di Cadore, Ospitale di Cadore, Longarone, Soverzene, Pieve d’Alpago, Chies d’Alpago, Tambre d’Alpago per la provincia di Belluno, Fregona, Sarmede, Cordignano, Gaiarine, Portobuffolè, Mansuè, Gorgo al Monticano, Meduna di Livenza per la provincia di Treviso e, Annone Veneto, Pramaggiore, Cinto Caomaggiore, Gruaro, Teglio Veneto, Fossalta di Portogruaro e San Michele al Tagliamento per la provincia di Venezia, tutti estromessi da trasferimenti volti a colmare il divario con i vicini comuni della regione Friuli - Venezia Giulia;
- la diversità di trattamento genera forti squilibri con le regioni confinanti, tutto questo aggravato da una negativa congiuntura economica, causando così l’inevitabile migrazione verso i territori confinanti che fruiscono di maggiori vantaggi e generando una concorrenza impari tra comuni di regioni limitrofe;
APPURATO che la spesa finale pro-capite da parte dello Stato, al netto degli interessi sui titoli di Stato, premia le province autonome di Trento e Bolzano e la regione Friuli Venezia Giulia con, rispettivamente, 8.864 euro per abitante a Bolzano, 7.638 euro a Trento, 5.203 euro in Friuli Venezia Giulia e con solo 2.741 euro abitante in Veneto, ponendo così i comuni delle regioni Trentino - Alto Adige e Friuli - Venezia Giulia in una condizione di vantaggio rispetto ai comuni in territorio veneto;
tutto ciò premesso, in attesa dell’esito del referendum sull’autonomia del Veneto e con l’auspicio di vedere riconosciuta l’autonomia fiscale per tutta la nostra regione
invita il Governo della Repubblica
ad istituire interventi di finanziamento permanenti volti a colmare la differenza di trattamento economico tra i 28 comuni del confine orientale Veneto e i comuni della regione autonoma del Friuli - Venezia Giulia.
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