Art. 13
DIREZIONE
Il Sindaco in quanto autorità di Protezione Civile, o il Suo delegato, è il responsabile istituzionale del Nucleo comunale mentre il Responsabile dell’Ufficio di Protezione Civile è il responsabile degli atti di gestione.
Il Sindaco, o l’Assessore delegato, definisce gli obiettivi ed i programmi da attuare assegnando le risorse finanziarie, di cui all’articolo 21 del presente regolamento, individuate sulla base della prevista articolazione del bilancio e vigila sull’attività di gestione.
Art. 14
SEDE
Il Nucleo comunale ha sede presso il Comune di Teggiano, in appositi locali.
Art. 15
EMERGENZA
Il Nucleo comunale, durante l’emergenza, opera alle dirette dipendenze del Responsabile dell’Ufficio Comunale di Protezione Civile il quale riceve disposizioni dal Sindaco o dal Vicesindaco in caso di assenza di questi.
Art. 16
DOVERI
Gli appartenenti al Nucleo comunale sono subordinati al rispetto di tutte le norme vigenti in materia di Protezione Civile e vengono attivati mediante ordini e disposizioni impartiti dal Responsabile Ufficio Protezione Civile il quale riceve disposizioni dal Sindaco o dall’Assessore delegato. L’attivazione avviene nei casi di emergenza o di calamità naturale utilizzando, là dove è possibile, l’istituto della precettazione entro i limiti delle disponibilità di bilancio esistenti e relativamente al periodo di effettivo impiego che il datore di lavoro è tenuto a consentire a norma di legge.
Il mancato rispetto dell’obbligo sopradescritto, comporta la sospensione e l’espulsione dal Nucleo comunale volontari di protezione civile.
I volontari sono addestrati a cura e spese del Comune, tramite i Corpi tecnici istituzionali, le strutture operative dell’Ente stesso e/o organizzazioni di volontariato specialistiche. Il volontario è tenuto a partecipare ai corsi di addestramento, così come alle esercitazioni di Protezione Civile organizzate o promosse dal Comune di Teggiano.
Con atti del Responsabile del Settore Comunale della Protezione Civile saranno disciplinati i rapporti per la tenuta di tutto il materiale dato in comodato d’uso ai Volontari.
I Volontari, nell’espletamento delle loro funzioni, sono obbligati a:
tenere un contegno ed un comportamento corretto e leale, soprattutto durante gli interventi, le manifestazioni e le esercitazioni;
mantenere in modo decoroso i capi d’abbigliamento ed il materiale assegnati loro;
mantenere in efficienza e conservare con cura le strutture, i mezzi, le attrezzature assegnate al Nucleo;
contribuire alla pulizia ed all’ordine della sede;
rispettare gli ordini impartiti e le indicazioni ricevute dal Coordinatore, dai componenti del Direttivo, dal Segretario, dal Sindaco e dal Responsabile del Settore della Protezione Civile.
Tutti gli aderenti sono tenuti a mantenere sempre un comportamento consono a salvaguardare il decoro del Nucleo ed a non denigrare lo stesso o un suo appartenente con parole, fatti ed atteggiamenti.
Essi non possono svolgere, nelle vesti di volontari di protezione civile, alcuna attività contrastante con le finalità indicate, nè sostituirsi agli organi preposti alla direzione e al coordinamento degli interventi nelle attività di protezione civile.
E’ fatto divieto assoluto, a tutti gli aderenti, di sfruttare il nome, l’appartenenza o i segni distintivi del Nucleo per scopi o profitti personali, per motivi non inerenti alla Protezione Civile o con interventi non autorizzati.
E’ fatto obbligo agli aderenti di giustificare le assenze nei casi in cui è prevista l’obbligatorietà della presenza.
Al Coordinatore viene data facoltà di accettare o meno le giustificazioni prodotte. Su tutte le controversie è chiamata a pronunciarsi la Commissione Disciplinare.
Tutti i volontari o aspiranti, o gruppi di essi, sono tenuti, prima di procedere o di effettuare interventi in nome e per conto del nucleo, a richiedere la relativa autorizzazione da parte del responsabile.
Il Nucleo ed i suoi responsabili non risponderanno e non si assumeranno nessuna responsabilità delle conseguenze scaturite da qualsiasi tipo d’iniziative non preventivamente autorizzate. I contravventori a quanto stabilito dal presente articolo, risponderanno del proprio operato, in prima persona verso i terzi, verso se stessi ed in giudizio e sono passibili di cancellazione dai ruolini del nucleo.
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